
Signore e signori,
accogliamo con entusiasmo l'arrivo di una rivoluzione lessicale: basta con i vezzeggiativi per l'uomo di dubbia fedeltà! Niente più playboy, donnaiolo, latin lover, sciupafemmine (che poi, povere femmine, mica sono fazzoletti usa e getta). Il termine è uno e uno solo: PUTTANO.
Sì, avete capito bene. Quel signore che giura amore eterno e poi sparisce con la scusa delle sigarette? Puttano certificato. Quello che manda "Buongiorno" alla moglie e "Buongiornissimo" all'amante? Puttano DOCG. L'instancabile viaggiatore di lenzuola, che colleziona cuori infranti come figurine? Sua Maestà, il Granduca del Puttanesimo.
E non facciamo discriminazioni! C'è spazio per tutti in questo mondo: uomo etero, gay, fluido, pansessuale, demisessuale, o "sessuale quando capita", persone con un curriculum sentimentale degno di una soap opera brasiliana, lesbiche, uomini effemminati e donne mascolinizzate... E se c'è posto per tutti loro, c'è posto anche per il PUTTANO.
Definizione ufficiale del Puttano: Bipede di sesso maschile, ancora appartenente alla cultura patriarcale (ma con una spruzzata di modernità), il cui habitat naturale varia dalla chat su WhatsApp ai divanetti dei lounge bar. Dice di "uscire a comprare il latte" e torna con un alibi peggiore di un episodio di CSI. Come riconoscerlo? Lui è il PUTTANO: camicia sbottonata il giusto, sguardo magnetico e frase d'effetto sempre pronta ("Io e te siamo due anime che si rincorrono da secoli", peccato che corra dietro a venti anime diverse).
Ma attenzione: il mondo è inclusivo e accoglie con amore anche il Puttano 2.0, capace di flirtare con la disinvoltura di un poeta decadente, e con più contatti in rubrica di un call center.
Morale della favola? Finalmente abbiamo parole giuste per tutti!