Carissimi,
ecco la trascrizione completa della prima INTERVISTA CONCATENATA dal gruppo FB “Solo Editoria No Eap: lettori e autori”.
Ringrazio tutti i partecipanti
Buona lettura!
ISTRUZIONI:
Come funziona? Tagga un autore e ponigli una domanda. L'autore taggato deve presentarsi brevemente (due righe su se stesso, titolo della sua opera ed editore), rispondere alla domanda che gli è stata posta e taggare a sua volta un altro autore che farà altrettanto e così via. Tutto avverrà nei commenti di questo post.
TRASCRIVERÒ l'intervista CONCATENATA nel mio blog sabato.
Esempio:
-Marco Rossi tagga Maria Bianchi "Ciao Maria, come mai hai ambientato il tuo ultimo romanzo "Vite sospese" nella Russa di Stalin?
-Maria Bianchi: (giornalista per il "Corriere del Levante" e autrice di romanzi storici e ucronie). Il mio ultimo romanzo si intitola "Vite sospese" ed è edito Bindo Bando Editore. Grazie, Marco, per la tua domanda. Ho studiato a lungo il periodo della dittatura comunista sotto Stalin, infatti... Taggo Angelo Neri. Ciao Angelo, mi puoi parlare del personaggio di Tito?
Spero che sia chiaro! Buon divertimento!
Concatenata 1
ELISA AVERNA
Taggo Sonia Morganti. Ciao Sonia, ho letto il tuo "Kintsugi - L'oro è negli occhi di chi guarda" (Delos Edizioni) e, come sai, l'ho apprezzato tantissimo. Che cosa vorresti che al lettore rimanesse della tua storia? Non vedo l'ora di leggere altri tuoi racconti e romanzi.
SONIA MORGANTI
(Autrice ed editor, appassionata di storia e cultura classica)
Elisa Averna grazie del tag.
In questo caso, parliamo di "Kintsugi - L'oro è negli occhi di chi guarda": un racconto di una cinquantina di pagina pubblicato da Delos Digital, perché a me piace sperimentare generi, tagli e stili diversi. Cosa che non farà di me la più amata dagli editori, ma almeno mi diverto!
Cosa vorrei che la storia lasciasse al lettore... mmmh... ci ho pensato su e mi tocca espormi un po' più del mio solito per dirlo.
Siamo sempre i peggiori giudici di noi stessi. Dobbiamo imparare il giusto equilibrio tra accondiscendenza e severità. Se è giusto volersi migliorare e porsi degli obiettivi, bisogna avere la saggezza di rispettarci e capire la differenza tra disciplina e accanimento.
Insomma, diventare giudici saggi.
Kintsugi è anche un invito a non temere le nostre crepe. È giusto ripararle, se il lavoro richiesto non genera altro danno. Altrimenti, meglio riempirle d'oro accettando gli abbracci che ci arrivano, senza sentirsi indegni.
Detto da una che ha mutuato il suo metro di autovalutazione da Leonida di Sparta e dal generale Jarjayes. Fidatevi, mi è costato!
Io vorrei chiedere ad Albe Sim se c'è un "incubo" o un "mostro" del quale vorrebbe scrivere e, allo stesso modo, se c'è un "incubo" o un "mostro" di cui non scriverebbe mai.
ALBE SIM (Alberica Sveva Simeone)
Autrice esordiente con "La donna con l'abito nero" edito dark Abyss Edizioni
Grazie per questa domanda, vediamo... mi piacerebbe scrivere di Jack lo Squartatore. Da sempre un personaggio che mi affascina e terrorizza in egual misura. Non escludo di farlo, in futuro. Non scriverei mai nulla sulle possessioni demoniache. Certi argomenti, meglio non "disturbarli".
Vorrei chiedere una cosa a Marco Ghergo: hai mai pensato di scrivere una storia dark per ragazzi, magari anche illustrata? Una sorta di horror che possa piacere anche ai più piccoli.
MARCO GHERGO
(Autore di romanzi horror e di libri illustrati per ragazzi)
Grazie per avermi taggato! Sì, ci ho pensato e mi piacerebbe molto, tra l'altro. Mi piacerebbe trattare le paure tipo gli spauracchi nascosti al buio o negli armadi. Quelle cose che assumono la forma delle nostre paure in stile IT.
Io domando a Patrizia Benetti (della quale sto terminando il suo bellissimo '"Incubi" per Ali Ribelli Edizioni) se apprezza di più il film di Psycho o la saga di Halloween di Carpenter
PATRIZIA BENETTI
(Autrice di horror e gialli e appassionata lettrice)
Buondì. Psycho naturalmente. Grazie Marco. Io vorrei chiedere a Laura ZG Costantini, autrice del romanzo Il Varcaporta, quali sono gli scrittori pilastro di questo genere: lo steampunk, di cui so poco.
Concatenata 2
ELEONORA SCALI
Taggo Alessandro Gnani ho apprezzato molto il tuo "il mare di Whu". Come è nata l'idea di questo particolarissimo distopico? Genere che io prediligo, sottolineo.
ALESSANDRO GNANI
Ciao, grazie mille, anni fa ho visitato le Cotswolds; di fronte a quella compagna da cartolina mi sono chiesto cosa sarebe successo agli abitanti se quel paradiso (almeno all'occhio di me turista) fosse sconvolto da un reato immondo?
Non so se posso chiedere a Eleonora Scali, ma la domanda sarebbe: nel tuo nuovo romanzo - La ricompensa - continua la vena dissacrante che ho trovato nel primo o fanno capolino tinte più cupe.
se devo chiedere ad altri Dario Zizzo mi piacerebbe sapere (se può essere svelato) in “Rivoglio i Matia Bazar con Antonella Ruggiero” quanto tempo hai impiegato dagli albori al "prodotto finale", perchè mi è sembrata una scrittura molto molto meditata
ELEONORA SCALI
Dissacrante come sempre (è il mio stile) ma scivola nel thriller psicologico. "La ricompensa" è un romanzo sulla vendetta che tutti i protagonisti anelano e sul perdono che nessuno è disposto a concedere. Ti lascio immaginare le conseguenze...
DARIO ZIZZO
Ti ringrazio per il complimento; in realtà fai bene a parlare di "albori" riguardo a "Rivoglio i Matia, con Antonella Ruggiero" perché dall'inizio della stesura al prodotto finale sono passati dodici anni.
Franco Macini, il tuo romanzo "IF BAR" è un atto di amore verso la vita: nonostante le traversie di questa che i personaggi sono costretti ad affrontare, non perdono la speranza, la voglia di assaporarne i piaceri; quanto ti ha influenzato quella gioia di vivere che è un po' la caratteristica della tua regione? l'Emilia Romagna.
FRANCO MANCINI
Si Dario ,un po' è stato ispirato da dove sono nato e dove vivo, Parma ,ma anche dal fatto che anche qui sta crescendo la tendenza a lamentarsi ,criticare tutto e tutti, piangersi addosso, invece di cercare di vivere la vita apprezzando quello che offre e affrontando le sfide che via via ci propone. Come sai ,in IF BAR ,il mio romanzo edito da Amarganta, associazione culturale e casa editrice non a pagamento di Rieti, diventa di moda e viene fatto spesso un brindisi AGLI IMPAVIDI che è un po' la sintesi e il filo conduttore del mio romanzo IF BAR.
Vuole essere un invito a vivere la vita con coraggio!!!
DARIO ZIZZO
Franco Macini, perfetto, grazie, e allora "Agli impavidi!"
FRANCO MANCINI
Ciao Dario salutami sempre l' Intellettualino e Pasquale Iannarino , i due personaggi che mi sono stati più simpatici del tuo bel " Rivoglio i Matia con Antonella Ruggero"
DARIO ZIZZO
Grazie, te li saluto e te li raccomando, questi bravi ragazzi.
FRANCO MANCINI
Voglio chiedere ad Amalia Oleastro che anche lei è stata pubblicata da Amarganta ,quale è stata la scintilla che le ha fatto scrivere il suo " L'eco delle voci perdute", libro che mi è piaciuto molto.
P.S. Non sono sicuro che Amalia Oleastro sia qui nel gruppo ... comunque ora verifico e le chiedo di iscriversi se non c'è!
LIA OLEASTRO
Ringrazio gli amministratori per avermi accolta nel gruppo e Franco Macini per avermi invitata a partecipare a questa intervista concatenata. Mi chiamo Amalia Oleastro, per gli amici Lia e finora ho pubblicato due libri per bambini e un romanzo edito da Associazione Amarganta 'L' eco delle voci perdute'. È la storia di una ragazzina Eritrea che come tanti poveri disperati arriva in Italia a bordo di un vecchio barcone e qui trova una famiglia pronta ad accoglierla e una possibilità di riscatto. La scintilla che mi ha spinto a scrivere questa storia è stato il susseguirsi di naufragi che ha trasformato il mediterraneo in un cimitero e il nostro lento assuefarci a queste tragedie. Con questo libro ho voluto dar voce a quelle donne e a quegli uomini che attraversano il deserto e affrontano le insidie del mare inseguendo la speranza di un futuro migliore. E ora vorrei chiedere invece a Chiara Forlani se nel tratteggiare il personaggio del Foresto, protagonista del suo bellissimo romanzo 'Delitto sull' isola bianca' si sia ispirata a qualcuno in particolare.
CHIARA FORLANI
A mia volta, ringrazio Lia Oleastro, che mi ha coinvolta in questo emozionante gioco a incastro culturale! Sono Chiara Forlani, insegno italiano alla scuola ospedaliera di Ferrara, la scrittura per me è un mezzo per avvicinare le persone, anche i bambini lungodegenti del mio ospedale, per il quale faccio beneficenza con le mie opere (per citarne una, "Il viaggio di Kordelia") e con i quali ho scritto e pubblicato testi, per riuscire a motivarli anche durante un momento così fragile della loro vita, come è quello della malattia. Per passare alla mia opera, ho sempre sentito il bisogno di onorare la memoria dei mei avi, così ho scritto "La tasca sul cuore" e "Una rosa tra i capelli. Io e Boldini", due storie di forti sentimenti familiari, ambientate tra la pianura padana e il Brasile a inizio Novecento. La svolta è arrivata con il primo lock down, durante il quale ho sentito la necessità di evadere in un mondo alternativo, che è stato quello di un'isola abitata situata al centro del fiume Po, sulla quale nel 1950 avviene un delitto. Delitto sull'Isola Bianca è quello che considero il mio romanzo della maturità, ha vinto due concorsi nazionali, come è accaduto per altre mie opere. Per rispondere alla domanda di Lia Oleastro, posso dire che tutti i personaggi che popolano questo romanzo, che è il primo di una trilogia, sono ispirati a persone vere, cioè ai nostri contadini padani che hanno arricchito la mia infanzia, con la loro saggezza e la loro vita dura. Il Foresto è frutto di un lontano ricordo, un parente che dopo la seconda guerra era costretto a convivere con un proiettile conficcato nel cranio, nessuno aveva avuto il coraggio di estrarlo per non fare più danni. Nel libro è un tipo affascinante ma introverso, dotato di un intuito speciale. Ora passo la parola a Tina Caramanico e le chiedo: so che stai partecipando a un concorso molto importante, che potrebbe portare alla realizzazione di un film, tratto da uno dei tuoi romanzi. Ci vuoi parlare delle tue opere e di questa in particolare? Grazie!
TINA CARAMANICO
Chiara Forlani, grazie per la domanda. Mi presento: faccio l’insegnante di Italiano e Storia alle scuole superiori, ho pubblicato il mio primo libro nel 2011. Ho cominciato con la poesia, poi con i racconti brevi. Nel 2017 ho pubblicato con Kobo editore il mio primo romanzo, “Un cattivo esempio” che ora è finalista al concorso Una storia per il cinema: domani sera sapremo quale romanzo sarà scelto dai giurati per essere trasformato in un film; incrociate le dita con me ! La storia è quella di un’anziana signora che una sera si ritrova sul divano di casa il fantasma della suocera, che lei non aveva conosciuto, la quale le racconta segreti e verità della sua vita e della famiglia. Dopo “Un cattivo esempio” ho scritto e pubblicato due romanzi brevi, “Il prete nuovo” e “Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici”. Un nuovo romanzo uscirà tra qualche mese, e ci sono parecchi progetti in fieri. Vorrei taggare Daniela Frascati e chiederle di raccontarci qualcosa del suo ultimo romanzo
DANIELA FRASCATI
Ringrazio Tina che mi ha fatto questa sorpresa Mi chiamo Daniela Frascati, sono pensionata, negli ultimi 10 anni ho lavorato come assistente parlamentare per un Gruppo parlamentare della sinistra e presso la Direzione Nazionale dello stesso curando come Coordinatore Redazionale un periodico dal titolo Inchiesta.
Ho pubblicato fin dal 2001 racconti in diverse antologie con altri autori, tra cui Camilleri, Carlotto, De Luca, Macchiavelli, Guccini, Marcialis, Ravera, Naspini, Machiavelli. Oltre ad alcune antologie personali Racconti Anomali, ho pubblicato i romanzi Nuda vita ( ed. Absolutely Free), La Passeggera (e d. Scrittura&Scritture e attualmente ripubblicato in ebook per Delos Digital), La Mala Eternità (ed Ensemble). L'ultimo romanzo "Una storia disonesta di furfanti, gatti, commissari e altro ancora (ed. Scatole Parlanti gruppo Utterson)" è nato durante il lokdown: È una storia leggera e facile; un quasi poliziesco, un quasi giallo, un quasi noir, molto romano e in alcuni punti romanesco. Mi è piaciuto giocare con i tanti commissari che girano nella narrativa italiana disegnandone due che a mala penna fanno per uno, dissacrando un po' il genere sfruttato fino all'eccesso attraverso un punto di vista ironico senza perdere di vista l'intreccio e i personaggi. Vorrei taggare Renata Stoisa e chiederle di raccontare delle sue storie.
Concatenata 3
DANIELE DA PRATO
(Autore di una silloge poetica e bookblogger)
Taggo Giuseppe Vivona. Come sai ho letto il tuo romanzo "Anime Immonde", un horror che è veramente notevole e la critica lo sta dimostrando. Non ti ho mai chiesto una cosa: essendo racconti diversi, ma legati, ti è venuto in mente il primo, l'informatore scientifico, e da lì è nato tutto il resto o la cosa è stata più complessa, più articolata, una sorta di ragnatela narrativa? Grazie Giuseppe
GIUSEPPE VIVONA
Grazie per il tag e la domanda.
“Anime Immonde” è, anche se pubblicato prima, lo spin off di un altro romanzo a cui sto lavorando. La storia dell'informatore Alessio Spina, è iniziata per caso perché volevo scrivere qualcosa di diverso ma, strada facendo, mi sono reso conto che ero nello stesso universo della "storia madre" e che alcuni personaggi e situazioni erano perfetti per creare il collegamento.
Penso che dentro di me, il mio subconscio, sapesse già che andavo a finire lì.
Grazie ancora per la domanda.
Io ne approfitto per taggare Andrea Raguzzino e chiedergli, in relazione al suo romanzo “Un amico nei guai per Jack Rubino” , edito da Jack Edizioni, quanto c'è di lui nel personaggio di Jack Rubino.
Inoltre, se la risposta è affermativa, vorrei sapere se pensa che una eccessiva identificazione con il personaggio non rischi di impedire all'autore di farlo soffrire, e fargli del male, limitando lo sviluppo in futuri romanzi.
ANDREA RAGUZZINO
(risposta non pervenuta)
DANIELE DA PRATO
Grazie della risposta, in parte la risposta già la sapevo dalla diretta degli autori Associazione Cura il mondo - Jack Edizioni ma leggerlo anche mi fa capire ancora meglio le cose. A questo punto sono curioso della risposta di Andrea Raguzzino alla tua brillante domanda.
Concatenata 4
ALESSIA PIEMONTE
Taggo Albe Sim Sai, hai letto qualche mio racconto horror, e ti sono piaciuti, e hai detto che adori il mio stile. Però, hai intravisto qualche nota incrinata? Se si, quale?
ALBE SIM
Uhm, fammi pensare... se devo trovare qualcosa, forse snellirei un pochino le descrizioni, ma è semplicemente questione di gusti
Taggo Elisa Averna: un genere letterario che non riusciresti mai a scrivere?
ELISA AVERNA
(Autrice e bookblogger, amo leggere e scrivere. Uso i social per parlare di libri e natura)
Risposta a Sveva: Romanzi rosa. Mi imbarazza anche leggerli. Non riesco a considerali neanche un "genere narrativo", al massimo li vedo come fotoromanzi o telenovela in formato libro. Non ne apprezzo la trama banale, prevedibile, i personaggi stereotipati e il lessico povero. Tuttavia ci sono eccezioni. Ho visto catalogare come "romance" racconti e storie molto bel articolate con uno stile letterario da narrativa d'autore...
Taggo Laura Moreni. Hai un aneddoto da raccontarci riguardo la stesura di "Siamo come lumache"?
LAURA MORENI
Ciao sono Laura, scrivo e correggo! Riguardo alla stesura non mi vengono in mente aneddoti, però ne ho uno un po' terribile sul titolo... mi arrovellavo da settimane ormai, a romanzo finito e pronto da inviare, per cercarne un titolo che mi desse soddisfazione: volevo un titolo particolare, inerente con il racconto e, se possibile, estrapolato dal testo. Insomma, l'illuminazione mi è venuta mentre ero sul water sono corsa fuori dal bagno come una furia per cercare quella pagina, ed esser certa che il titolo fosse ben contestualizzato. Morale della favola: sono ancora convinta che non potevo trovarne uno migliore!
Taggo Alessandra D'egidio. Cos'è che più hai amato nel tuo romanzo, nel delineare la storia e il personaggio di Mei?
ALESSANDRA D’EGIDIO
Laura il coraggio di saper guardare la vita con occhi spalancati
Alessandra D'egidio Alessandra, se vuoi mandare avanti l'intervista CONCATENATA, puoi taggare un autore anche tu e porgli una domanda
Concatenata 5
LIDA COLTELLI
Sbaglio o dovreste anche presentarvi??!
ELISA AVERNA
Non sbagli! Anche il meccanismo di interazione non è sempre capito (per concatenare le interviste bisognerebbe taggare altri autori), inoltre gli autori dovrebbero porre domande ad altri autori più che porre domande egoriferite. Ma uscirà carino lo stesso. Nel caso in cui conosca l'autore "scordarello", aggiungerò io la sua presentazione.
LIDA COLTELLI
Allora mi presento anch'io e taggo un altro autore...
Ciao a tutti sono Coltelli Lida, faccio l'insegnante di Scuola Primaria e amo scrivere gialli storici. I due che ho pubblicato s'intitolano "Et in bona gratia" e "Il calzare della sposa". Editi da Tralerighelibri Lucca. Hanno come protagonista Ludovico Ariosto nel periodo in cui era stato nominato Commissario Estense in Garfagnana. A.D.1522. Con i molti dialoghi in volgare cinquecentesco.
Taggo Giusy Cascio... Ciao Giusy, cos'è che ti spinge a scrivere romanzi dai profondi risvolti psicologici?
GIUSY CASCIO
Lida Coltelli grazie Lida per questa menzione…
Cosa mi spinge a scrivere romanzi psicologici?
La psicologia mi ha sempre affascinato, soprattutto per ciò che riguarda i rapporti difficili fra genitori e figli, e di quanto questi possano influire sul percorso di vita di ciascuno di noi…
Le mie protagoniste sono donne tormentate, con qualche problema psichiatrico (non si deve aver pudore a parlarne perché l’ansia e la depressione sono malattie e vanno curate esattamente come tutte le altre), che stanno facendo un percorso dentro loro stesse… leggere i miei libri significa immergersi nel proprio io più profondo per imparare a conoscersi un po’ di più…
Nomino Giò Py, affinché ci racconti i suoi libri, che sono viaggi nella poesia e negli eventi della vita… raccontaci dei tuoi scritti Giò…
Grazie Lida…
GIÒ PY
Ciao e grazie per la nomina
Scrivo da quando ero bambina, piccoli pensieri, poesie, brevi racconti. Soltanto negli ultimi anni ho reso pubblico parte del mio cassetto e ho pubblicato la prima raccolta di poesie e pensieri "Nei passi dell'anima", che rappresenta un riassunto del viaggio verso la comprensione degli stati emotivi. In seguito ho pubblicato una seconda raccolta, Carne del cuore, in cui ho scandagliato in senso poetico gli equilibri tra mente, corpo e cuore. In prosa al momento ho pubblicato una raccolta di racconti brevi, Le fiabe son diventate maggiorenni, che si rifanno alle fiabe classiche in versione attuale, e ultimo uscito è invece il mio primo romanzo, Il modo altrove. C'è chi lo definisce un romance ma io con le definizioni dei generi sono negata
Vi vorrei presentare, se non la ha già nominata qualcuno, Francesca Rizzo. Lei le sue poesie le chiama "graffi", e io da quando l'ho incontrata non ho smesso più di sentirla sempre accanto
FRANCESCA RIZZO
(Risposta non pervenuta)
Grazie ancora a tutti i partecipanti e alla prossima intervista concatenata!
P.S. Cari lettori, se avete domande da porre agli autori, potete lasciarle nei commenti
Bellissima iniziativa. Come sempre sei piena di idee originali!